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Nella mitologia scandinava Fafnir -lett: “il serpe che avvince”, o colui che abbraccia il tesoro – è figlio del re nano Hreidmar e fratello di Regin e Otr, Fafnir è dotato di un braccio potentissimo e è il più impavido e dei tre fratelli.
Le Arpie ( le “rapitrici”) nella mitologia greca sono delle creture mostruose nate secondo alcuni mitografi da Poseidone e da Gea secondo Esiodo da Taumante ed Elettra oppure da Tifone ed Echidna. Sono rappresentate come donne con le ali, o come uccelli dal viso di donna e dagli artigli aguzzi, con i quali rapiscono i bambini o le anime.
Centauro
Il centauro, combinazione di uomo e di cavallo, con tronco umano e corpo da cavallo, secondo la mitologia greca vengono situati sui monti della Tessaglia. Discendenti di Centauro, nato dall’unione di Issone e delle giumente dei pascoli della Magnesia. Alcuni centauri erano autori di imprese malvagie e brutali, mentre altri, come Chirone, erano saggi e benevoli, vivevano nei boschi, conoscevano le piante e le stelle ed erano considerati fedeli amici degli uomini e degli dei.
Nonostante al centauro furono attribuite nel mondo antico qualità positive messe al servizio dell’intelligenza umana, fu travolto da un capovolgimento di valori simbolici individuati nell’orgoglio richiamato della testa umana, dalla lussuria richiamata dal busto, dalla cupidigia richiamata dalle mani.
Fonte: leggende
Quetzalcoatl, il dio serpente, signore della creazione, del sapere e del vento, era il re della città degli dèi. Era totalmente puro, innocente e buono. Nessun compito era troppo umile per lui. Spazzava persino i sentieri degli dèi della pioggia, così che essi potessero venire a portare acqua alla terra.
Medusa, creatura della mitologia greca, figlia della divinità del mare Forco, e di Ceto, divinità dell’oceano.
Tra le tre sorelle, chiamate gorgoni, è la sola ad essere mortale. Le altre due sorelle sono Steno ed Euriale.
Secondo la leggenda Poseidone si inamorò di Medusa e la portò con sè nel tempio di Atena, dea della saggezza; per vendetta la dea trasformò i capelli della ragazza in serpenti e le fece un sortilegio per cui gli occhi di Medusa erano in grado di pietrificare chiunque li avesse guardati.
Animale mostruoso della mitologia greca, il cui nome significa “serpente d’acqua”. Era figlio di Echidna, dimorava nelle paludi di Lerna (antica città della Grecia) che costituivano l’ingresso del regno della morte.
Il suo alito uccideva gli uomini ed essa devastava il paese facendo razzia del bestiame. Possedeva cento teste, di cui una immortale: fino a che quella testa non fosse stata tagliata, le altre, pur mozzate, sarebbero ricresciute immediatamente.
Tuttavia Ercole riuscì ad uccidere l’Idra. Dopo aver obbligato l’Idra ad uscire dalla sua tana sotterranea la decapitò più volte con una spada Con l’aiuto di Iolao, suo nipote, che bruciava con un tizzone le ferite dell’Idra, impedendo alle teste di ricrescere, Ercole riuscì a tagliare la testa immortale del mostro e la seppellì sulla strada di Eleunte dopo aver intinto le proprie frecce nel veleno che ne sgorgava.