Rappresentano il 60% delle fonti d’inquinamento delle acque. Sono caratterizzati dalla presenza di materiale fecale, detersivi, agenti patogeni e altre sostanze.
La acque provenienti dalle abitazioni e dai locali pubblici veicolano la maggior parte del carico inquinante prodotto nelle città. Convogliate nel sistema fognario, queste acque luride possono essere scaricate direttamente nei fiumi e quindi nel mare, o essere precedentemente trattate da un impianto di depurazione. Nel primo caso i batteri aerobi presenti consumano l’ossigeno disciolto nell’acqua per degradare il materiale organico inquinante ma in questo modo creano un ambiente povero di ossigeno dove prevarranno reazioni anaerobiche con formazione di metano, ammoniaca e idrogeno solforato. Questa condizione causa la morte dei pesci e degli altri organismi che necessitano di ossigeno per vivere, incrementando così la quantità di materia organica da degradare, aggravando ulteriormente l’alterazione dell’ecosistema.
Inoltre lo scarico incontrollato di queste acque trasforma le acque costiere in un ambiente favorevole alla sopravvivenza in elevate concentrazioni di batteri fecali e dei numerosi microrganismi patogeni che li accompagnano.